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Repubblica democratica italiana è fondata sul lavoro, ma i lavoratori con  diverse abilità?

Aggiornamento: 3 mag 2021




La  festa del lavoro si  caratterizza da una moltitudine  di eventi e aneddoti, attribuendogli un valore sempre più inestimabile.

Segnando il corso degli anni non solo da conquiste di diritti e doveri,  ma anche per l'innovazione tecnologica. 

Cedendo il passo a vecchie e nuove figure professionali entrate a far parte del mercato del lavoro. 

Uno dei principali temi di questo  1 maggio 2021, sarà proprio l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione del lavoro.

Lo Smart working è stata la parola d'ordine che  ha tenuto in vita i molteplici aspetti del lavoro,  nella drammaticità della pandemia del Covid-19.

Il mondo del lavoro ingloba al suo interno sempre più aspetti.

 Lavoro e disabilità è posto sempre più ai suoi margini.

Oltre un miliardo di persone, quasi il 15% della popolazione mondiale, vive con qualche forma di disabilità; circa 785 milioni di queste sono in età lavorativa. Secondo alcuni dati significativi rilevati della relazione al pari sullo stato di attuazione della legge 68/99 dal 2016 al 2018.

L'Italia con il suo 30% in tassi di disoccupazione tra gli Stati membri dell'Unione, si colloca al di sopra della media europea. 

Nonostante ciò s'incontrano difficoltà  ad attuare la legge 68/99.

Diventa complicato trovare aziende accessibili pronte ad accogliere un lavoratore in carrozzina, nella  necessità di garantirgli anche assistenza sul lavoro.

In questa visione la residua capacità lavorativa per persone con invalidità pari al 100%, citata al articolo 3 della legge diventa un miraggio irraggiungibile. 

Nonostante il primo articolo della Costituzione Italiana recita: Repubblica democratica italiana è fondata sul lavoro.

I lavoratori e lavoratrici con  diverse abilità non hanno ben capito il loro  posto

La relazione di alcuni articoli citati dalla legge, suscitano attenzione e non pochi interrogativi.

Verrebbe da chiedersi se è ancora una legge attuale per tutti o si muta in una delle tante leggi fantasma di cui se ne parla sempre meno.

Legata e limitata a contesti  di  progettualità spesso   fini a se stessi o rende realmente possibile l'accesso al mondo del lavoro.



di Maria Rosaria Ricci  

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