La questione del ruolo della donna nella società ha sempre rappresentato un tema complesso. Tuttavia, se si considera la situazione delle donne con disabilità, emergono ulteriori sfide e difficoltà specifiche spesso trascurate.
Queste donne costituiscono una parte significativa della popolazione, rappresentando il 60% dei complessivi 100 milioni di persone con disabilità in Europa, e il 26% della totalità delle donne europee.
Nonostante questi numeri, le loro voci sono spesso silenziose o poco riconosciute, con conseguenze dirette sulla loro partecipazione ai processi decisionali e sul riconoscimento dei loro bisogni, nonché dei loro diritti.
A far fronte a questa situazione, il Forum Europeo sulla Disabilità ha lanciato il suo terzo manifesto sui diritti delle donne e delle ragazze con disabilità, dal titolo "Empowerment and Leadership". Questo manifesto rappresenta un invito esplicito all'Unione Europea, ai governi nazionali e alle organizzazioni a sostenere la piena partecipazione e leadership delle donne con disabilità nella società.
Esso pone quattro pilastri:
1. **Partecipazione Politica**
2. **Combattere la Violenza contro le Donne**
3. **Favorire la Leadership**
4. **Visibilità ed Empowerment**
Il contributo del Gruppo Donne UILDM dal 1998 rappresenta un'importante crescita per le donne con disabilità. Il suo obiettivo principale è la promozione della pari opportunità attraverso una maggiore consapevolezza di sé e dei propri diritti. Organizzato in approfondimenti tematici e reso disponibile attraverso la loro pagina web, il gruppo offre un'ampia gamma di informazioni e documentazione utile per le donne con disabilità e per coloro che lavorano per promuovere i loro diritti.
Il filo diretto tra il Forum Europeo sulla Disabilità e il Gruppo Donne UILDM sono passi cruciali verso la promozione di pari opportunità e inclusione sociale. A tal proposito, abbiamo avuto il piacere di intervistare Silvia Lisena, una delle coordinatrici del Gruppo Donne UILDM.
<<Buongiorno Silvia Lisena, grazie per essere qui con noi oggi. Sei una donna dalle molte sfaccettature: autrice di due libri, ex consigliera del comune di Cornaredo, attivista femminista nel gruppo ULDM, e con l'aspirazione di diventare docente. Iniziamo parlando di te e della tua persona?>>
<<Buongiorno a voi. Io ho 31 anni, vivo in provincia di Milano e sono un’insegnante di Lettere alla scuola secondaria di primo grado. Ho pubblicato “Lacerti di anima”, raccolta di poesie, nel 2020 con Sillabe di Sale e in nuova edizione con Impremix nel 2023, e “Il Circo delle Meraviglie”, edito da Abrabooks nel 2023. Dal 2014 collaboro con il Gruppo Donne UILDM per cui mi impegno nel contrasto alla violenza sulle donne con disabilità e nella sensibilizzazione all’accessibilità dei centri antiviolenza e delle case rifugio, nonché nella sorellanza con le associazioni femministe presenti sul territorio nazionale.>>
<<Come ti è nata la passione per la scrittura e cosa ti ha spinto a scrivere due libri?>>
<<L’ho sempre avuta. A 4-5 anni già leggevo perfettamente e da lì è stato abbastanza automatico il meccanismo che mi ha fatto scoprire l’abilità di scrivere storie. La narrazione è sempre stata per me veicolo di espressione, anche perché da giovane ero molto timida e compensavo con le parole scritte ciò che non riuscivo a dire oralmente.>>
<<Sei stata impegnata in politica come consigliera del comune di Cornaredo. Quali sono state le tue principali priorità politiche?>>
<<Uno dei traguardi più grandi è stato portare in consiglio comunale una mozione relativa all’adesione al Secondo Manifesto dei Diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’UE, redatto dall’EDF. La mozione è stata accolta all’unanimità ed è stato per me motivo di grande orgoglio.>>
<<Come sei entrata a far parte del gruppo femminista ULDM e quali sono gli obiettivi principali del gruppo? Qual è l'importanza dell'essere donna con disabilità in una società che mette sempre più al centro la donna, sia positivamente che negativamente?>>
<<Il Gruppo Donne UILDM nasce nel 1998 e si propone di promuovere i diritti delle donne con disabilità in chiave politica e intersezionale. Essere una donna con disabilità è una sfida ancora aperta perché c’è ancora l’ombra della doppia discriminazione originata dall’abilismo sistemico che permea l’attuale società, però in questi anni siamo riuscite a creare in tutta Italia solide community che ci fanno sentire meno sole e ci danno la forza per continuare a rivendicare i nostri diritti.>>
<<In un tuo post Facebook si legge l’aspirazione di diventare docente. Cosa ti spinge verso questa professione e come pensi che la tua esperienza possa influenzare il tuo approccio all'insegnamento? Qual è la tua visione dei docenti di sostegno?>>
<<Ho superato il concorso straordinario tere, anche se la strada è ancora lunga, è un passo avanti per aspirare al posto fisso. L’insegnamento è una professione che ti responsabilizza e ti mette di fronte a una formazione continua. Si insegna per imparare sempre, soprattutto dagli alunni. È anche una professione che ti fa entrare in contatto con una vastità di storie di vita e umanamente è un’esperienza molto intensa. Credo che ciò che sono possa facilitare gli alunni a creare maggiormente un clima inclusivo e a vedere la diversità come punto di forza e non di debolezza. I colleghi di sostegno sono indispensabili perché aiutano noi docenti di materia, ma credo che occorra una regolamentazione più ferrea a partire dalla garanzia di continuità almeno per tutto il ciclo scolastico degli alunni.>>
<<Qual è stato il momento più significativo della tua vita fino a oggi?>>
<<Ce ne sono stati tanti: la laurea, la pubblicazione del romanzo, l’esperienza al Salone del Libro di Torino... Tutti i momenti in cui ho potuto vedere il frutto concreto del mio lavoro e delle mie passioni.>>
<<Grazie mille per il tuo tempo e per aver condiviso con noi la tua esperienza. In bocca al lupo per i tuoi futuri progetti!>>
<<Grazie mile a voi.>>
di Maria Rosaria Ricci
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