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Immagine del redattore Redazione mille Voci New

Entrerà in vigore nel 2020 Il “Divieto all Entrerà in vigore nel 2020 Il “Divieto alla plastica mono


Nel corso dei mesi e dell'anno, sono scesi in piazza numerosi studenti seguendo le orme di Greta Thunberg.

 L'eroina attivista che, partendo da Stoccolma con lo slogan "sciopero scolastico", ha attirato su di sé l'attenzione dei media, in diverse nazioni del mondo come la Finlandia, la Germania, Danimarca, l’Austria e l’Italia dove, altri studenti si sono attivati nel medesimo intento. 

Gli attivisti della Thunberg, hanno reso l'argomento un movimento mediatico, intrecciandosi sempre più con un’altra dannosa problematica. Quella dei rifiuti. Invadendo non solo il pianeta terra, ma le acque cristalline dei mari. In tal senso il grido d’allarme per l’emergenza ambientale a livello nazionale e mondiale è altissimo. Lanciato in modo decisivo, nonostante sia legato a un fenomeno vecchio, sfuggito di mano all’uomo da troppo tempo.

Sono impressionanti i dati in base alla quantità di plastica, presente nel Mediterraneo, che ci rivelano vengono riversati, ogni anno, ben 570 mila tonnellate di plastica di ogni genere.

Svolgendo lo sguardo sul questo dati, e lo sguardo alle nostre coste, possiamo dedurre che il disastro ambientale, è legato principalmente alla pessima gestione dello smaltimento dei rifiuti e della plastica in primis.

A tal proposito è intervenuta la comunità Europea, con una legge che entrerà in vigore nel 2020 Il “Divieto alla plastica monouso”!

Il divieto eliminerà oggetti come, forchette, coltelli, cucchiai e anche le bacchette di plastica, poi piatti, cannucce, cotton fioc, bastoncini per palloncini, plastiche ossi-degradabili e i contenitori per alimenti e tazze in polistirolo espanso. Inoltre la nuova direttiva porterà delle novità anche in altri settori, soprattutto in quello del tabacco, con l’introduzione della responsabilità estesa per i produttori nella raccolta e nel riciclaggio dei mozziconi e gli attrezzi da pesca.

Sarà obbligatorio anche etichettare i prodotti con le informazioni sull’impatto ambientale che possono avere.

Solo così potremmo avere un ambiente più sano pulito, capace di far rinascere dalla terra i prodotti e i sapori di un tempo.  Lasciando alla natura la limpidezza nei mari e fiumi.di Maria Rosaria Ricci

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