Si è svolto il 13 maggio 2024, presso l’Istituto scolastico Matilde Serao di Pomigliano d’Arco, il primo dei tre appuntamenti dedicati al tema odierno degli stereotipi di genere, con particolare attenzione alla violenza sulle donne.
Questo primo incontro nasce dal centro antiviolenza Estia dell’ambito N25, che opera in due sedi comunali, a Pomigliano d’Arco e a Sant’Anastasia.
L’obiettivo del centro antiviolenza Estia è quello di aiutare donne e persone vittime di maltrattamenti, offrendo loro supporto, protezione e percorsi per uscire dalla violenza. Gestito dalla cooperativa sociale Proodos, Estia, insieme all’ambito territoriale, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne del 25 novembre 2023, ha tenuto un importante evento dal titolo “Decostruire gli Stereotipi e favorire la Parità per contrastare la Violenza.”
L’evento, svolto sul territorio di Pomigliano d’Arco presso l’Istituto Tecnico Industriale “E. Barsanti”, ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali e di numerosi istituti scolastici di secondo grado (Matilde Serao, ITIS Barsanti, Liceo Cantone e ISIS Europa).
Un evento molto sentito per i contributi apportati dagli studenti, ma ancor di più per la presentazione del progetto Laleo Lab. Gioco da tavola, che pone l’accento sugli stereotipi prodotto dalla Federico II, con gli interventi di Angela Gargano dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Sezione di Napoli e di Antonella Liccardo dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Il Gioco da tavola Laleo, prodotto dall'Università Federico II di Napoli, è parte del progetto "Il genere nella scienza", sviluppato con alcune scuole cittadine e in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Il progetto coinvolge membri del Coordinamento napoletano donne nella scienza.
Il gioco, ispirato alla parola greca "laléo" (parlare), mira a destrutturare gli stereotipi di genere e a far riflettere sull'uso delle parole e della lingua come strumento di valorizzazione delle differenze. Il gioco prevede che i partecipanti, divisi in squadre, facciano indovinare ai compagni delle parole senza usare termini vietati, simile al gioco del tabù. Le parole scelte illustrano come termini al maschile e al femminile, pur avendo lo stesso significato, siano percepiti diversamente. Ad esempio, "scapolo" ha una connotazione positiva mentre "zitella" è spesso dispregiativo. Inoltre, il gioco esplora parole tipicamente associate a un genere, come "leader" (maschile) e "maestra" (femminile), e include termini legati alla parità di genere come "mansplaining" e "body shaming".
Nell’ottica del gioco Laleo, il centro antiviolenza Estia si prepara a condividere con gli studenti degli altri due istituti scolastici. I due prossimi appuntamenti, che si terranno nei prossimi lunedì del mese di maggio, saranno incentrati sulle tematiche dell’empatia e dell’educazione ai sentimenti, favorendo negli studenti la comprensione e la giusta gestione delle emozioni.
Un altro incontro sarà incentrato sul libro “Amore senza lividi”, edito da Proodos cooperativa sociale ed edizioni San Gennaro, che raccoglie e racconta nove storie di rinascita di donne vittime di violenza, con l’obiettivo di valorizzare il valore delle testimonianze.
Di Maria Rosaria Ricci
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