Roma – Si svolgerà il 13 Febbraio a Montecitorio la prima protesta che nel corso della storia di persone che in diversi momenti storici, sono state etichettate con i nomi di handicappati, non abili o abili a metà, per giungere alla società odierna ed essere definiti "diversamente abili".
Di loro sempre più spesso, si discute con argomentazioni, spesso superficiali che tralasciando sempre più la dignità di ogni persona.
Dignità che, ieri come oggi ha la necessità di essere ribadita e sottolineata, per dare a ogni singolo cittadino, la collusione giusta per sentirsi tutelati da uno stato di diritti. Diritti troppo spesso traditi dalla politica, che tanto decanta la società multietnica e multiculturale, rinnegando concetti di pari opportunità e integrazione, da cui nascono disagi culturali e sociali.
Disuguaglianze di pesi insormontabili ormai stanchi di essere soffocati da voci potenti e prepotenti.
Un “grido” partito da Isabella Tattile, che grazie a un forte tam-tam dei social, ha permesso di organizzare, in perfetta regola, la manifestazione indetta dagli invalidi civili e disabili.
Il motto della manifestazione è "Siamo invalidi mica scemi", ed utilizza il simbolo dei fantasmi, con i quale da tutte le regioni d'Italia, scenderanno in piazza protestando per due motivi importanti.
Il mancato aumento dell'assegno d'invalidità, fermo a 280 euro, da anni, nonostante il costo globale della vita. 280 euro, non equiparate ad altri paesi europei, che erogano assegni d'invalidità più sostenuti, e maggiori servizi per persone con disabilità. L’attenzione verso i Caregiver da parte del Parlamento italiano può considerarsi davvero minima. E’ il punto principale della manifestazione, che inevitabilmente richiama, un altro tasto dolente legato alla disabilità.
La mancata attuazione della legge 68/99 che regola e agevola l'inserimento nel mondo del lavoro.
Legge che necessita di essere rivista, per le incongruenze dei suoi articoli che non favoriscono in egual modo l'immissione inclusiva di tutti nel mondo del lavoro. C'è la necessità che venga fatta una nuova legge che agevoli disabili inoccupati nel mondo del lavoro.
Con la manifestazione del 13 Febbraio, disabili e famiglie intendono dire "basta". Vogliamo strumenti idonei – afferma una nota degli organizzatori - per vivere la vita con le nostre diverse abilità, e abbiamo bisogno che le istituzioni come lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni si adeguino, e mettano in atto ogni singola normativa di legge, permettendo alle persone con disabilità e a coloro che li assistono una vita dignitosa e normale”.
di Maria Rosaria Ricci
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